L’arte di buttare di Nagisa Tatsumi

l-arte-di-buttare-110456-1Volevo leggere il libro di Marie Kondo, poi ho letto che lei – per scriverlo – si è ispirata a questo di Nagisa Tatsumi e quindi son risalita alle origini.

Più che come una religione a cui votarsi in toto lo vedo come un grillo parlante che suggerisce spunti che sulle prime scacci via con un misto di sufficienza e fastidio, ma poi scopri hanno messo radici e ti trovi a mettere in pratica (tarato sulla tua esperienza, sulla tua vita, abitudini, desideri) il suggerimento di base che è: non tutto ciò che teniamo ci serve qui e ora. Magari ci serviva in passato e ora non più, magari potrebbe servirci in un domani così lontano e remoto che, arrivati a quel punto, se metti vicini gli anni di affaticamento soffocati dal portarsi appresso quella cosa insieme a tutte le altre, scopri che il gioco non vale la candela.

Il segreto è nel sottotitolo: come liberarsi delle cose senza sensi di colpa.

Insomma: buttare bene, non buttare tutto.

Detto questo poteva dirlo in dieci righe e stavamo tutti meglio. Due palle su cinque.

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