Dello stesso autore di L’uomo che metteva in ordine il mondo, è un altro libro bellissimo che mi ha fatto piangere tanto.
Racconta la storia di una bambina di sette anni, Elsa, e del rapporto con la propria famiglia, in particolare la nonna, che con la sua vita (e la sua morte) è la vera protagonista del romanzo.
Si ride moltissimo, ci si appassiona, e io mi sono anche tanto identificata, in questa nonna irriverente e terribile, pratica e fantasiosa, disordinata e cocciuta, ma anche “una di quelle persone che ci si porta in guerra”. O almeno ho pensato che mi piacerebbe essere così.
Quattro palle e mezzo abbondanti su cinque.
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