Romanzo giallo ambientato sul lago d’Orta.
Non so perché, ma l’ambientazione lacustre per i misteri mi attira sempre, come nella raccolta di racconti Delitti di lago. Qui il protagonista, Enea Zottìa, non fa solo da camera da presa che registra gli eventi, ma intesse la trama con la propria storia, fatta di contraddizioni, debolezze, emozioni. Allo stesso modo anche gli altri personaggi non sono mai piatti, non sono mai del tutto sicuri, non fanno mai cose del tutto logiche: sono insomma persone normali.
Un libro che mi è piaciuto anche perché mi è sembrata una bella storia nostrana, senza tecnicismi alla CSI. Un libro pane e salame. La scrittura è delicata come il battere della pioggia sul lago.
Per me quattro palle su cinque.
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