Enniente, una volta finito l’altro che ho letto per errore, ho finalmente letto quello giusto e mi ha fatto abbastanza cagarone. Tu guarda alle volte i casi della vita.
Due palle su cinque.
Comunque se proprio lo volete, lo trovate qui.
Enniente, una volta finito l’altro che ho letto per errore, ho finalmente letto quello giusto e mi ha fatto abbastanza cagarone. Tu guarda alle volte i casi della vita.
Due palle su cinque.
Comunque se proprio lo volete, lo trovate qui.
Nell’America del dopoguerra, arenata in riva al lago di una cittadina anonima della provincia, scorre lentamente l’esistenza di un ragazzino che si affaccia alla vita, nel racconto che ne fa l’uomo che è diventato e che ripercorre alcuni eventi più o meno memorabili, bizzarri e inquietanti che hanno determinato in maniera decisiva la sua formazione e crescita, come la scelta quasi casuale tra comprare un hamburger o dei proiettili.
Ciò che ci accade durante l’adolescenza – in quel periodo in cui usciamo dal recinto sicuro dell’infanzia e non abbiamo ancora imparato tutte le regole del gioco, quelle che poi entrano a far parte della nostra vita e quelle che decidiamo di ignorare o combattere – ha il sapore del lancio senza rete, quando spii le persone intorno a te per copiare come ci si comporta, cosa si deve fare, che significato hanno le azioni degli altri – e non hai ancora imparato a distinguere cosa sia considerato socialmente bizzarro e cosa normale. È il periodo in cui si studia il copione prima di decidere come improvvisare nel resto della vita.
Un libro-sottiletta: minuscolo, scritto in maniera apparentemente casuale, eppure estremamente intenso, intriso di rimpianto, di stupore, di innocente disillusione.
Letto per puro caso, perché volevo leggere “Pesca alla trota in America” dello stesso autore e per errore ho preso questo, si è rivelata una autentica sorpresa. Consigliatissimo.
Quattro palle e mezza su cinque.
Lo potete acquistare qui in cartaceo e qui in e-book.
Raccolta di racconti noir di un autore giapponese risalente agli anni trenta del secolo scorso. Ambientazione, introspezione psicologica, una capacità insolita di presentare i fatti dai diversi punti di vista (emotivi soprattutto) dei personaggi, ne fanno un ottimo volume.
Quattro palle su cinque.
Lo potete acquistare qui.
Racconta di saggi del solito Wallace che tanti adorano e altri detestano, di cui avevo già letto Infinite Jest e Questa è l’acqua. Comunque sia è una voce che vale sempre la pena di ascoltare.
Trovo inevitabile, benché straniante, il riunire in un solo libro ciò che è stato scritto in periodi tanto lontani e per occasioni così diverse. Paradossalmente la lettura ne risente. Forse avrei dovuto leggerlo per capitoli autonomi, intervallandolo con alte letture, ma tant’è.
Tre palle e mezza su cinque.
Lo potete acquistare qui.