Antipodi di Raffaele Napoli

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Mi trovavo ad una serata di scambi di libri, di quelle dove tu arrivi portandotene uno appresso, con la responsabilità e l’emozione di presentarlo agli altri per farli innamorare della storia, del protagonista, della copertina o in generale di tutto quello che ti ha portato a scegliere quel particolare libro tra tutti gli altri. O meglio tu arrivi con queste emozioni perché sei una persona che adora i libri e adora condividere le cose belle, mente c’è chi semplicemente si rompe di stare a casa, o l’ha invitato una bella fregna o non ha voglia di cucinare e gli hanno detto “vieni che c’è da bere e da mangiare”.

Non mi ricordo cosa avessi portato io, ma mi ricordo bene di quando un tipo annoiato si alza e dice “questo l’ho comprato nella libreria qui sotto dieci minuti fa perché non mi ero portato dietro niente, me lo ha consigliato la libraia e niente, è la storia di due che si scambiano”. A me sono cadute anche le palle che non ho e devo averlo guardato malissimo, mentre in faccia mi si stampava un “ma porcoggiuda cosa ti costava leggere due pagine due, o *almeno* la quarta di copertina!”.

Non vi sorprenderà sapere che dopo qualche sguardo imbarazzato il libro è stato rimesso sul tavolo ed è rimasto appoggiato lì. Ci sono poche cose più tristi di una storia che nessuno vuole leggere.

Per fortuna anche la libraia era presente quella sera (se volete andarla a trovare, la trovate alla Libreria Il mio libro, in via Sannio a Milano) e approfittando del marasma post serata, tutti affastellati attorno al tavolo di vini e salumi, le ho chiesto “ma senti questo libro merita o no?”.

Lei si è illuminata e mi ha raccontato in tre parole l’inizio di questa storia, e due minuti dopo mi aveva già convinta ad adottare questo libro orfano.

La storia si apre su un ragazzo che si sveglia nudo in un parco, in Spagna, a centinaia di chilometri da casa. L’ultima cosa che ricorda è di essere salito in macchina dopo aver salutato moglie e figlia. Non sa cosa sia successo, non sa perché e tutte le persone della sua vita che cerca di contattare sembrano non ricordare nulla della sua esistenza, mentre un’altra persona pare aver misteriosamente preso il suo posto.

Scorrevole, belli i personaggi, appena un filo macchinoso (e forse superfluo) lo spiegone verso la fine, ma il finale fa il botto e ti lascia lì secco a rimuginare. Quattro palle meritatissime.

Lo potete acquistare qui.

Memorie di una geisha di Arthur Golden

image_bookL’ho letto in pochissimo tempo (si potrebbe dire che l’ho divorato), eppure quando l’ho finito mi è rimasta la sgradevole sensazione che quello che viene presentato come un libro di memorie – una sorta di biografia  fortemente verosimile – sia invece basata largamente sul travisamento dei fatti reali.

Non so bene a cosa sia dovuta questa impressione, ma mi sono sentita da un lato un po’ presa in giro e da un altro lato defraudata della possibilità di conoscere davvero un mondo che mi interessava e che hanno sostituito con uno meno sincero ma più vendibile.

Forse ho sbagliato io ad aspettarmi un ritratto fedele e non un romanzo verosimilmente ambientato in quel mondo. Come romanzo comunque è bello, però per me nel complesso non va oltre le tre palle e mezzo su cinque.

Lo potete acquistare qui.

Il cinghiale che uccise Liberty Valance di Giordano Meacci

6783121_1378435La copertina mi è piaciuta.

Sul resto ho fatto una fatica tremenda. Non sono mai entrata nella storia, non ho mai memorizzato chiaramente i personaggi, non ho capito bene cosa succede e mi sono distratta tante di quelle volte che ci ho messo un mese a finirlo. Che fatica.

Unica mezza pagina davvero *adorata* è quella della scena d’amore e sesso tra i cinghiali (mamma non leggere).

Va detto che mimimum fax sta facendo negli ultimi anni un lavoro egregio di selezione e promozione della qualità, dell’originalità, con un progetto editoriale a mio parere ben definito e dalle idee chiare. Poi quello che esce può piacere o non piacere, ma questo libro è coraggioso e sono contenta di averlo letto.

Detto questo, forse non è lui (anzi certamente sono io) però io non riesco a dargli più di due palle.

Lo potete comprare qui.