Letto per sbaglio, perché cercavo un altro volume dallo stesso titolo, mi è piaciuto davvero molto.
A metà tra un diario e un saggio, copre l’arco temporale tra il 1978 e il 2008 (e segue quindi un altro volume dello stesso autore, intitolato Patria, 1967-1977) scandendo anno per anno i fatti storici e sociali, ma anche culturali (libri, canzoni, film). Cose note, altre meno note, ma a vederle così in fila fa effetto. Una specie di bigino (su 900 pagine) di quello che è successo in un arco temporale estremamente significativo per la Storia d’Italia.
Di tutto il volume la parte che mi ha fatta più star male, quella che mi ha riempito le notti di incubi, è stata l’ascesa politica di Berlusconi e quel che ha significato in termini di stravolgimento della morale, del senso di onestà e del senso di Patria: per me il vero spartiacque nella storia della seconda metà del novecento, che ancora oggi dispiega i suoi effetti mefitici.
Quattro palle su cinque (non avrebbe potuto essere altrimenti, ma affrontando così tanti temi – lungo così tanti anni – non può che risultare a volte troppo sintetico e semplicistico).
Ne è uscita successivamente una versione che “allunga” fino al 2010.
Lo potete acquistare qui.