Letto perché Letizias (ciao Letizias <3) l’anno scorso aveva fatto due palle così con ‘sta Donna Tartt che scrive un romanzo ogni morte di papa e ogni volta dicono sia un capolavoro. Mi è piaciuto, molto. Ma non è uno dei miei libri preferiti. Bella la storia (mi aspettavo – non so perché – un Rosamunde Pilcher e invece mi ha ricordato per certi versi Molto forte, incredibilmente vicino e per certi versi un Paul Auster), ma lei si perde in un milione di dettagli narrativi (senza essere David Foster Wallace). Finale voto 4.
Complessivamente, però, tra le tre e le quattro palle su cinque.
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