New York di Goffredo Parise

images.jpgLetto anche questo come avvicinamento ad una vacanza newyorkese, come 101 cose da fare a New York almeno una volta nella vita, si tratta di una raccolta di “racconti di viaggio” e di lettere scritti da Parise – che ho amato più qui che in Sillabari – mentre soggiornava a New York e cercava di fissarne o trasmetterne le impressioni.

Il suo sguardo su New York, e sull’America è stato poi anche il mio, per quanto siano parole di quasi sessant’anni fa: la stessa sensazione di preminenza delle persone sulla città, qui forte come in nessun altro posto al mondo. La stessa impressione di un palcoscenico di cui stai vedendo solo quel che accade al di qua delle quinte, ma per sempre ti sfuggirà ciò che c’è dietro. La stessa percezione di una realtà che è già diversa da come la stai inquadrando, perché per forza di cose riconduci quel che vedi e senti a modelli noti, e (anche solo per questo) già vecchi.

Quattro palle su cinque.

Lo potete acquistare qui.

Sillabari di Goffredo Parise

sillabariLetto perché consigliato da un amico con cui a volte ci scambiamo consigli di lettura. Si tratta di una raccolta di racconti, legate dal seguente filo conduttore: i temi si susseguono seguendo l’ordine alfabetico dell’iniziale del titolo (amicizia, amore, bacio, bambino, casa, eccetera) e ciascun titolo dà vita ad un racconto incentrato su di esso. Qualcuno è più riuscito, altri meno. Pochi vertici di lirismo assoluto in una distesa che ho trovato spesso piatta, ricordandomi i “pensierini” delle elementari. In altre parole spesso non sono stata “risucchiata” nel racconto, ma son rimasta “a guardare lo scrittore scrivere”.

Tutto sommato tre palle su cinque, anche se son contenta di averlo letto.

Lo potete acquistare qui.