L’uomo che riuscì a fottere un’intera nazione di Gabriele Ferraresi

ferraresi_romanzo-280x429L’ho letto perché conosco Gabriele, ma il libro non ne ha colpa e se ce l’ha se la fa perdonare in fretta. Un romanzo che si vuole posizionare tra la spy story e il racconto di fantapolitica. La trama prende infatti le mosse dal più classico degli intrighi alla Tom Clancy: una spia americana viene incaricata di uccidere il Presidente del Consiglio italiano (il mai esplicitamente nominato, ma riconoscibilissimo, Berlusca). Da lì è tutto un viaggio dietro le quinte di quella scena politica e imprenditoriale che ha caratterizzato una certa Italia degli ultimi trent’anni.

Non perfetto, con un paio di elementi improbabili e qualche passaggio che non convince del tutto, si fa però leggere tutto d’un fiato e lascia qualcosa. Da finire prima di accendere la tv su qualsiasi telegiornale, per evitare travasi di bile e voltastomaco.

Tre palle su cinque, ma potevano essere tre emmezzo.

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