Il profanatore di biblioteche proibite di Davide Mosca

il-profanatore-di-biblioteche-proibite_3057_x600Chissà se prima o poi la Newton Compton smetterà di prendere la gente che sa scrivere e di metterla lì a costruire a tavolino libri basati su quello che pensa si venderà (hint: no, finché continuerà a vendere).

Comunque in questo libro si profanano un sacco di cose, ma non biblioteche e si prova a metter giù qualche dato storico culturale scopiazzando abbastanza il modello Dan Brown (soprattutto nello schema “sprovveduto ma saggissimo sfigatone accompagnato da una apparentemente casuale compagna topa inseguiti da cattivoni in una corsa contro il tempo per risolvere misteriosi segreti che stavano belli tranquilli da qualche secolo a mangiare popcorn davanti alla tv finché non sono arrivati questi con tutta ‘sta fregola signora mia che tempi”. Quelli che riempiresti di mazzate una pagina sì e l’altra no, ma solo perché ti pesa il culo. Purtuttavia, ho letto di peggio, nel complesso.

Facciamo un paio di palle su cinque, va.

Per chi lo volesse, letturona da spiaggia, lo può comprare qui.

Giallo fuori stagione di Davide Mosca

giallo-fuori-stagione_6569_x600Bella l’idea di ambientare un giallo nel tipico paesino ligure preda del turismo nei mesi estivi e riconsegnato ai suoi abitanti – spogliato nella sua ruvida bellezza – nel resto dell’anno.

Bello anche che a scriverlo sia un ligure, che quindi riporta in maniera minuziosa e credibile lo spirito del mugugno, della malcelata stizza nei confronti dei foresti, la tensione continua tra feroce curiosità alimentata da anni di quotidiana noia e voglia di farsi i fatti propri (il “me ne battu ù belìn“).

La trama invece convince meno. Un giallo che poteva non essere un giallo e riuscire bene lo stesso, o anche meglio.

Nel complesso un tre palle su cinque.

 

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