Romanzo che parte da uno spunto interessante: e se ad un certo punto alle ragazze iniziasse a svilupparsi un nuovo organo, una “matassa” in grado di accumulare e rilasciare scariche elettriche? E se imparassero a controllare e ad usare questa forza, questo “dono” per ribaltare gli equilibri di forza che da sempre vedono le donne soccombere perché fisicamente e poi socialmente più deboli (nell’originale è “the power”, che significa anche potere)?
Come cambierebbe se le donne potessero prima solo difendersi e poi anche attaccare gli uomini che le aggrediscono o che le mettono in condizioni di sottomissione e inferiorità?
Se vogliamo si pone in una linea di continuità con Il racconto dell’ancella, nell’utilizzo di un mondo distopico come strumento di analisi del mondo reale, ma con esiti ben meno elevati.
Uno spunto interessante anche se si perde decisamente per strada e alla fine strappa solo tre palle su cinque.
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