Guerra e pace di Lev Tolstoj

81HBOyVy6SLA tutti quelli spaventati dalle 1800 e rotti pagine posso dire tranquillamente “ragazzi, non è tanto un libro pesante quanto un libro lungo”, nel senso che semplicemente racconta più storie e le segue per un lasso di tempo ampio, però non si tratta di storie complesse o particolarmente tediose.

Insomma io l’ho trovato bello, a parte le scene delle battaglie (i danni che hanno fatto le guerre napoleoniche alla grande narrativa ottocentesca lo sa solo dio. Pure ne I miserabili mannaggiaggiuda mi sarei data fuoco nei pezzi delle battaglie), e bello in modo diverso da Anna Karenina, dello stesso autore: qui non ho quasi mai avuto voglia di picchiare nessuno.

Quattro palle su cinque, lo potete acquistare qui.

Anna Karenina di Lev Tolstoj

imagesHo poca confidenza coi russi, e questo è l’anno buono.

Questo Anna Karenina è molto più di quello che avessi immaginato: premesso che non conoscevo la storia quasi per niente (non avevo visto film, non lo avevo studiato a scuola), ci sono arrivata davvero senza rete di sicurezza. Ho faticato in lunghi tratti (devo dire che in questo forse la lettura su kindle non ha aiutato).

La trama intreccia le storie di un gruppo di persone legate da rapporti di parentela e amicizia. Su tutte, le due trame principali sono quelle legate ad Anna da un lato e a Levin, marito di una sua “cognata” acquisita, dall’altro. Ho amato subito e tanto la storia di Levin, le descrizioni bellissime della Russia rurale, le contraddizioni che portavano dentro di sé in germe la rivoluzione d’ottobre. Un mondo bellissimo (che mi ha ricordato un altro libro letto l’anno scorso: Nelle foreste siberiane, di Tesson). La storia di Anna, invece, mi ha fatta a lungo incazzare: mi sembrava che lei si comportasse da sciocca, una donna presentata come intelligente brillante, di successo, che sbatte tutto nel cesso senza alcun senso.

Beh, devo dire che non so se lungo il percorso io ci abbia fatto amicizia, se magari la storia avesse bisogno di tutto il suo tempo, se effettivamente durante il romanzo (e dopo averlo finito) il personaggio di Anna acquisti sfumature e profondità che all’inizio ci vengono tenute nascoste, abbagliate dal lucore dei vestiti splendenti e dell’estetica superficiale e algida che rappresenta la aristocrazia del tempo. So che sono giorni che l’ho finito e me la continuo a sentire palpitare nella pancia. So anche che lo rileggerò. Grazie a chi in questi giorni mi ha scritto in privato per condividere i propri pensieri su questo libro: è tra le cose che ritengo preziose della condivisione in rete, le sole che mi fanno ritornare quando me ne allontano.

Gli avevo dato tre palle su cinque, ma forse vado a cambiare il voto su Anobii e saranno quattro su cinque.

Lo potete acquistare qui.