Lo leggeva una signora in spiaggia al mare, quindi l’ho letto anche io. Logico no? Questa cosa delle copertine di carta da spiare e da cui prendere spunto mi manca tantissimo, se hai davanti chi legge da tablet/reader come me. Dovrebbero consentire di mettere una sorta di copertina sul retro del lettore (da manomettere ovviamente quando vuoi far pensare che stai leggendo Tolstoj e invece sei immersa in un Harmony).
Tornando al libro, non è male. La trama è insolita: cinque pensionati, amici da sempre, decidono di reagire al progressivo deteriorarsi delle loro condizioni di vita nell’ospizio in cui hanno deciso di andare a vivere (dovute ad un nuovo direttore e ad una infermiera avidi) a modo loro: sfruttando le capacità di ciascuno compiono piccoli e grandi furti.
Scorre via, è leggero. Però boh, poteva dare di più. Tre palle su cinque.
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piccole recinzioni 