Shakespeare scriveva per soldi di Nick Hornby

51yilpkxlxl-_sx321_bo1204203200_Trattasi del secondo volume che raccoglie gli articoli scritti da Hornby per una rivista nei quali elencava i libi acquistati e quelli letti corredati da un piccolo resoconto ciascuno (un po’ come questo blog).

A parte che si deduce prima solo implicitamente e poi più manifestamente (grazie ad un chiaro accenno polemico) che il giornale indirizzava non poco la stesura degli articoli stessi, soprattutto nel senso di censurare recensioni negative, il libro sconta da un lato la lettura continuativa (come per il Circolo Pickwick, ciò che è pensato e scritto per essere letto una volta a settimana per forza di cose fa un effetto diverso letto in sequenza) e dall’altro lato il fatto che molti dei libri citati non li ho letti (alcuni addirittura non sono mai stati nemmeno tradotti). Va a finire che la sensazione è un po’ quella di quando origli una conversazione in treno in cui c’è gente che parla di terze persone che non conosci e dopo un po’ ci si annoia. Due palle su cinque perché comunque la sua scrittura è scorrevole e ha dei guizzi brillanti.

Lo potete acquistare qui.