Il titolo originale, Confessions of a Jane Austen Addict ha un senso, mentre quello in italiano, che scimmiotta la serie della Kinsella è – a mio parere – a dir poco imbarazzante.
La protagonista è una ragazza americana innamorata del mondo descritto da Jane Austen (che legge e rilegge continuamente come rifugio dorato dalle piccole e grandi mestizie della sua vita ordinaria da segretaria e di cui consuma i dvd delle riduzioni cinematografiche e televisive) e il volume è scritto apposta per fare l’occhiolino a lettrici altrettanto addicted to, come me. Peccato che, come la stragrande maggioranza di questi progetti, ti faccia quasi venire voglia di strapparti gli occhi per non vedere.
Della trama (la protagonista si ritrova nel corpo e nella vita di una giovane inglese di inizio ottocento, figlia di nobili, in età da marito e con il naturale corredo di situazioni da gestire) salvo l’idea di fondo e la vena romantica. Per il resto ho trovato molto superficiale la trattazione di alcuni spunti che avrebbero potuto essere interessanti (ad esempio le condizioni igieniche o il ruolo della donna) e l’approfondimento psicologico dei personaggi (uno su tutti la madre dispotica), ma soprattutto sono convinta che – data la capacità descrittiva minuziosa, attenta e accurata della Austen – svariate riletture della sua seppur breve produzione narrativa consentano una conoscenza molto più dettagliata, approfondita e completa delle norme di comportamento in seno alle famiglie di ceto medio alto, verso la servitù e nei rapporti sociali in generale, di quanto non dimostri a protagonista del romanzo. Che pare proprio una scappata de casa qualsiasi.
Poi magari sono io che.
Due palle su cinque.
Però siccome la curiosità è naturale e ci siamo passate tutte, lo potete comunque acquistare qui.