La ragazza di Bube di Carlo Cassola

41nl-gb7shl-_sx320_bo1204203200_Lo avevo letto al liceo, lo ricordavo bellissimo e alla rilettura dopo tanti anni non ha scontato il peso del tempo che passa. La differenza è che quando lo lessi all’epoca mi sembrò il libro di Bube, adesso ho compreso forse davvero perché sia il libro della ragazza di Bube.

Credo che il motivo dell’entusiasmo con cui continuo a leggere e rileggere libri e saggi e romanzi sulla seconda guerra mondiale e sul periodo immediatamente successivo sia che in momenti estremi come quello emergono con maggiore chiarezza certe dinamiche ricorrenti nell’animo umano. Il modo di reagire a certe debolezze, a certe paure. È facile mimetizzarsi, nella mediocrità di una società pacificata e addomesticata, ma quando tutto intorno a te è incerto – e anche tu non sai che passi muovere – sei costretto a uscire allo scoperto e a fare i conti con quello che sei, con quello che vuoi, con quello che puoi fare e non puoi fare. Ho amato Il partigiano Johnny, ho amato anche La ragazza di Bube. Leggetelo.

Quattro palle su cinque.

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