Lui è tornato di Timur Vermes

61930i2bc7nlLibro letto perché consigliato da Ipazia (SI VA BENE ADESSO LA SMETTO E IMPARO A SCEGLIERE DA ME). “Lui” è Hitler. Lo spunto iniziale è destabilizzante e geniale: Hitler non è morto, e si risveglia in mezzo ad un parco nella Berlino del 2011. Il libro, narrato dal suo punto di vista, racconta la Germania moderna e le dinamiche sociali contemporanee filtrate attraverso uno schema di lettura nazista, dimostrando non tanto che la realtà moderna è ancora simile a quella, ma che quella realtà non è stata una bolla di follia inspiegabile. Quella follia esasperata si è radicata semplicemente sui difetti e i desideri che sono propri di ogni società contemporanea.

Complessivamente un buon libro, anche se 1) non posso fare a meno di pensare che Hitler non avrebbe in realtà agito come nel romanzo si immagina, almeno non l’Hitler completamente folle degli ultimi anni, quindi per buona parte del libro mi son detta “mah, non ce lo vedo” 2) il 20% di note su perché l’autore ha scritto quello che ha scritto e come io me le sarei risparmiate (e infatti me le sono risparmiate). Tre palle su cinque.

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