Saggio del famoso psicologo e saggista americano Goleman.
Cosa mi è piaciuto: che fa una panoramica ampia sulle forme di intelligenza diciamo “non convenzionali”, quindi non quella che ti permette di fare calcoli matematici o di imparare le cose a memoria, ma le forme di intelligenza relazionale, sociale, emotiva (da cui il titolo).
È interessante perché la nostra società tradizionalmente trascura le forme di competenza di questo tipo relegandole ad un ruolo accessorio o subordinato, mentre proprio in una società moderna, sempre più interconnessa, la capacità di cogliere le dinamiche sociali, di interpretarle e se vogliamo anche di gestirle a proprio vantaggio è sempre più importante.
Cosa non mi è piaciuto: al solito, non mi piace la struttura anglosassone di queso tipo di saggio, a cui piace iniziare un nuovo capitolo o argomento con l’aneddoto/parabola, tipo “Nick si svegliò una mattina e si accorse che sua moglie Nancy non gli rivolgeva la parola…”. Non gliela faccio manco a spigne.
Per questo comunque non oltre le tre palle su cinque, sebbene la ritenga una lettura estremamente utile e che consiglio.
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